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Emozioni tra le montagne

di Pietro Cicchetti il Sep 06, 2022

Emozioni tra le montagne
Emozioni tra le montagne

 

 

 Sono ormai giorni che penso, programmando una futura sessione in compagnia di mio padre. La scelta della location è caduta su un lago del sud  Italia,un lago a me caro, totalmente circondato da montagne ….lo stupendo scenario del bacino idrico di  Gallo Matese,situato al confine con la regione Molise, incastonato al centro di una verde vallata .Il territorio prevalentemente montuoso, circondato da  boschi ospita lo specchi d’acqua  artificiale che è stato costruito negli anni sessanta.Nelle sue  acque si possono pescare trote, anguille e i nostri amati ciprinidi,sia la  comune regina che la carpa a specchi, di taglia media di 10-15 kg. Oramai tutto è deciso, ma mancano ancora parecchi mesi alla mia sessione che vede come compagno d’avventura il mio papà. Tutto ha inizio facendo  le prime ricerche su come affrontarlo,partendo dal presupposto che ho 800 km da percorrere e la nostra prima esigenza  é quella di pescare a lancio per portarmi il minimo indispensabile.Le ricerche si susseguono,indagando  tra web, dicerie e consigli da parte dei pescatori che di continuo lo affrontano con ottimi risultati.Tra questi una strategia è quella predominante e costante,cioè quella di una pasturazione massiccia. Ecco che tra me e me cominciano a sorgere dei dubbi… non sarà mai controproducente?Questa la domanda che mi pongo da giorni,mentre le ricerche continuano e il fatidico momento della partenza si avvicina.Che dire?..... Oramai sono stregato al solo pensiero di poter affrontare questo meraviglioso lago. Intanto continuo a studiare le mosse che devo mettere in atto.A due mesi dalla partenza comincio a realizzare che il sogno di poterci pescare è sempre più vicino e così mi decido a pianificare tutto il materiale necessario.Voi carpisti potete ben immaginare le notti insonni a fantasticare come sarebbe stata la sessione in un turbinio di sentimenti contrastanti tra ansia,preoccupazioni e un enorme felicità.Eccoci finalmente arrivati al giorno prima della partenza con il cuore a mille e ancora incredulo che sia finalmente giunto il momento. Comincio a caricare la macchina con la mia attrezzatura con largo anticipo mentre la notte sembra non passare mai. Un viaggio lunghissimo di circa 9 ore per arrivare a casa dei miei (le mie origini sono da quelle parti….) dove trascorrere qualche giorno con i parenti e usare come base logistica per gli ultimi dettagli.In quei giorni mi metto in contatto con un mio amico carpista, esperto di quelle zone nonché membro del team Italia FBI BAITS che con il suo magazzino mi ha messo a disposizione tutto il rifornimento di esche necessario per la mia sessione, quindi per la pasturazione massiccia,per la quale avevo optato. Gabriele, noto carpista sopra citato, mi mette subito in condizioni di poter affrontare la mia sessione nel migliore dei modi, consigliandomi sulla postazione che mi avrebbe ospitato per la battuta. Scelta più che mai azzeccata,dato che il periodo estivo vede molte zone già occupate da altri carpisti.La sua gentilezza e competenza ha fatto si che il mio sogno si realizzasse.Infatti arrivato, sul posto che mi avrebbe ospitato per tutta la durata della sessione ,sono rimasto senza fiato.Uno scenario fantastico per ogni carpista,fatto di spot surreali …..rocce,legnaie e vegetazione a ridosso dell’acqua  e chi più ne ha più ne metta. A questo punto inizia il rito.dello scarico dell’attrezzatura,del montaggio del campo e della preparazione dei terminali. Non vedo l’ora di lanciare le canne ma devo agire di astuzia facendo le cose con calma e mettendo da parte la mia foga. Per prima cosa inizio  a pasturare lanciando con il cobra boiles sparse in pò qua e un pò là.E così partono i primi 10 kg di palline. I  terminali che decido di impiegare sono semplici , con inneschi generosi bilanciati e doppie boiles affondanti.
   
Finalmente le canne sono in pesca,tutto è pronto e papà,con l’istinto paterno che lo contraddistingue, si accingeva a preparare un piatto di pasta caldo per ricompensarmi di tutto lo stress e le fatiche della preparazione per entrare in pesca.Ormai siamo operativi,non resta che attendere la risposta delle carpe. Da qualche ora il tempo non promette nulla di buono infatti, si preannuncia l’arrivo di un  temporale che da buon carpista  ho  già previsto guardando il meteo.La scelta di preparare il campo nei minimi particolari non ci ha colto impreparati e mentre la pioggia cade giù,io e papà siamo già al riparo dentro la tenda.
 
La prima partenza sotto il diluvio non si fa attendere anche se la sorte,purtroppo non è dalla nostra parte poiché  la carpa riesce a spezzare la lenza tra le rocce Non mi demoralizzo poiché in cuor mio so di aver fatto del mio meglio….. sono comunque soddisfatto della risposta del pesce alla mia strategia. Imposto in maniera maniacale la fase della pasturazione impostando la  sveglia ad ogni ora per effettuare la pasturazione. Non sento più il braccio a forza di lanciare boiles con il cobra….. Mentre sono impegnato in questa fase,parte la  canna alla mia dx….. combattimento mozzafiato per contrastare le fughe del pesce……ma alla fine una  bella carpetta di taglia media finice a guadino.Vedo negli occhi di mio padre la felicità per il mio successo, si congratula con me  ed io imprimo nel cuore quei momenti di affetto reciproco.
 
 Non fu una cattura isolata,infatti la notte trascorsa sul lago mi regala altri otto combattimenti al cardiopalma con esito positivo. Non sto più nella pelle, quella strategia suggeritami da Gabriele, continuava a dare frutti con continuità. Non ci volevo credere,più lanciavo esche in acqua, più le catture erano numerose e frequenti. Nei giorni a seguire ho scaricato le batterie dei  miei delkim  a causa dalle tante partenze di quei “treni inarrestabili”. Tirando le somme,  ben  39 pesci in 4 notti si lasciano immortalere tra le mie braccia e quelle di mio padre….. praticamente la sessione della vita.Una pescata progettata e realizzata meticolosamente ,ma soprattutto, condivisa con la persona che mi ha trasmesso la passione e l’amore per questa tecnica….mio padre. Trovo doveroso ringraziare il mio amico Gabriele per tutta la disponibilità e competenza .Non mi resta che imprimere nel cuore tutte le emozioni che il Lago di Gallo Matese mi ha generosamente concesso,facendomi tornare da vincitore con la promessa di rivederci presto sulle sue sponde.
 
 
Salvatore Capone
 
 
Team FBI